Con il termine Disturbi dell'Apprendimento (DSA) ci si riferisce ad una serie di disturbi come: dislessia, disortografia, disgrafia e discalculia. Ciascuna di queste categorie è caratterizzata da "specificità" perchè il disturbo interessa uno specifico dominio di abilità in modo significativo, ma circoscritto, lasciando intatto il funzionamento cognitivo generale.
Difficoltà nelle comptenze uditive e visuo-spaziali, motorio-prassiche e comunicativo-linguistiche alla fine del ciclo di scuola dell'infanzia, possono essere indicatori di rischio di DSA, soprattutto in presenza di anamnesi familiare positiva.
Se tali difficoltà sono persistenti nel tempo e permangono nella prima parte del ciclo della scuola primaria, ovvero nel periodo della seconda-terza elementare in cui generalmente si ha una costruzione degli apprendimenti, è bene indagare ed approfondire attraverso la diagnosi.
Nel caso in cui vengano individuati uno o più disturbi dell'apprendimento, un adeguato trattamento permette di aumentare l'efficienza del-dei processi alterati.
Nel trattamento dei DSA svolto con lo psicologo, il lavoro è volto ad aiutare il bambino a reperire capacità e trovare strategie di apprendimento migliori per lui che permettano di liberare potenzialità altrimenti inespresse, essere più autonomo nello studio ed ottenere risultati scolastici compatibili con le potenzialità di apprendimento e impegno. Parte del lavoro è dedicato anche alle componenti affettive-motivazionali perchè bambini che per tanto tempo non si sono sentiti efficaci negli apprendimenti, hanno sviluppato demotivazione, ansia, bassa autostima che oltre a sottrarre energie allo sviluppo del sè, sono ostacolanti per il processo di apprendimento e la sensazione di benessere esperito.